26/05/2025

SIR EDWARD SEYMOUR HICKS

SIR EDWARD SEYMOUR HICKS
SIR EDWARD SEYMOUR HICKS
SIR EDWARD SEYMOUR HICKS

SIR EDWARD SEYMOUR HICKS

Sir Edward Seymour Hicks (30 gennaio 1871, St. Helier, Jersey – 6 aprile 1949, Hampshire, Inghilterra) è stato un attore, drammaturgo, produttore e regista britannico, considerato una delle figure più carismatiche del teatro e del cinema di inizio Novecento. Celebre per la sua versatilità e autenticità scenica, Hicks ha lasciato un’impronta indelebile soprattutto per la sua interpretazione di Ebenezer Scrooge in A Christmas Carol di Charles Dickens. Iniziò la carriera come “light comedian”, conquistando il pubblico con il suo charme, la sua vivacità e un’innata capacità di connettersi con gli spettatori. La sua tecnica, ispirata alle scuole francesi di recitazione, si basava su un’eleganza sobria e sull’autenticità emotiva, rifiutando artifici eccessivi. Hicks preferiva presentarsi sul palco “come sé stesso”, infondendo nei personaggi una parte della sua personalità esuberante, ma dimostrava anche un eccezionale talento come attore di carattere in ruoli complessi come Scrooge, che interpretò per la prima volta nel 1901 e poi in numerose produzioni teatrali e nel film muto Scrooge del 1913. Oltre alla recitazione, Hicks fu un prolifico autore e produttore teatrale, collaborando spesso con la moglie, l’attrice Ellaline Terriss, con cui formò una delle coppie artistiche più amate dell’epoca. Scrisse e produsse decine di opere, spaziando tra commedie musicali e drammi, e contribuì alla transizione del teatro verso il cinema, recitando in diversi film. La sua interpretazione di Scrooge, caratterizzata da un trucco iconico e da una profonda esplorazione delle contraddizioni del personaggio, rimane una delle più memorabili nella storia del teatro. Hicks fu nominato cavaliere nel 1935 per i suoi contributi alle arti sceniche. La sua eredità vive nella sua capacità di rendere ogni performance un momento di verità e connessione, influenzando generazioni di attori con il suo approccio rivoluzionario alla recitazione. Morì nel 1949, lasciando un patrimonio artistico che celebra l’autenticità e la forza trasformativa del teatro.